CHIARÉ E KYOTO SONO LE VINCITRICI DI MUSICA DA BERE 2024.
Vittoria tutta al femminile per Musica da Bere 2024. Agli Stato Brado la preferenza del pubblico in sala e il premio speciale Rockit.
Concorso per musicisti emergenti nato nel 2010 dedicato ad artisti, solisti o gruppi, interpreti ed esecutori di brani originali.
Una prima giuria ascolterà i brani di tutti gli iscritti e selezionerà gli artisti che potranno essere scelti per esibirsi in occasione della fase finale.
In palio un montepremi complessivo del valore di 5.500 euro e la possibilità di esibirsi in 8 date live sui palchi dei festival e live club della Rete live MdB, un video live unplugged e un premio speciale Rockit.
Numerosi gli ospiti che hanno impreziosito con la loro partecipazione le serate finali delle passate edizioni del contest: Lucio Corsi, Studio Murena, Venerus, Motta, Ministri, I Hate My Village, Gio Evan, Zen Circus, Edda, Diodato, Irene Grandi, Maria Antonietta, Extraliscio, Manuel Agnelli, Levante, Calibro 35, Brunori Sas, Nada, Dente, Roberto Freak Antoni (Skiantos) e tanti altri…
Grazie ancora a tutti per l’invito, il premio e l’ospitalità. È stata proprio una bella serata. Lunga vita a Musica da Bere e grazie all’amico Diodato con cui è stato divertente ed emozionante improvvisare un set del tutto inedito. Tutto molto bello! In bocca al lupo anche alle giovani band che si sono esibite ieri. Tenete duro, credeteci sempre, se sentite davvero di avere qualcosa da dire.
Mi è capitato di fare il giudice per Musica da Bere, c’erano un sacco di band e artisti validissimi.
Una volta uno andava ai concorsi di emergenti e, tutto sommato, diceva “Bravo ma basta” al secondo pezzo, mentre adesso ascolta anche musica bella, il che è un incredibile vantaggio.
Sono state due serate bellissime in cui hanno suonato anche Motta e Venerus: la cosa più bella è che eravamo tutti ragazzi. Dopo entrambe le serate, abbiamo cenato insieme a tutti gli artisti presenti. E’ stata molto bella la convivialità. Musica da Bere è un’opportunità molto bella per chi fa musica emergente in Italia.
Musica da Bere mi ha accolto come la nonna al ritorno dalle vacanze. Cibo in quantità, bere a non finire e grandi scoperte musicali. L’unico after della mia breve carriera. Alle 6 e mezza è suonata la sveglia dei Camillas, in partenza verso nuovi lidi, Gioacchino Turu ha chiesto loro uno strappo verso l’ignoto, il pulmino è partito e io sono andato a fare colazione.
Musica da Bere per noi è stata un’occasione prima di tutto di esposizione davanti ad un pubblico e ad una giuria entrambi eccezionali nella loro qualità, così come molto alta era la qualità dei finalisti. I concorsi possono essere una parte vitale del percorso di una band, ma pochi sono fatti con questa cura e quest’attenzione, soprattutto verso un live “vero” in una situazione di alto livello.
I Camillas sono stati a Musica da Bere 2019 ed abbiamo fatto i Presentatori, agitati come macachi in mezzo ad artisti, tecnici, organizzatori, pubblico, colonne di cemento, gocce di pioggia.
Siamo tornati nel 2020 ed è stata un’emozione con i bordi di fuoco, perchè portavamo con noi Zagor, scomparso in primavera, ma presente in maniera irresistibile. Abbiamo anche ricevuto la Targa Musica da Bere e l’abbiamo considerata un abbraccio per conto di tutte e tutti.
In un anno difficile come il 2020 già tornare a suonare dal vivo di per sé è stata una esperienza liberatoria, farlo in una situazione come Musica da Bere è stato più di quello che potessi immaginare. Belle persone, organizzazione impeccabile, bel palco, bei suoni e soprattutto una vetrina importante per un progetto da lanciare. Grande esperienza!
Nonostante sia allergico ai concorsi, perché per lo più ho incontrato nella mia vita strutture che mirano ad altri fini invece che fare veramente un’operazione di ascolto e scrematura di band, devo dire che Musica da Bere mi ha meravigliosamente stupito. Sia la prima che la seconda giuria ascolta, in modo meticoloso, tutto… ma davvero tutto, e soprattutto se ne “sbatte” altamente se dietro l’artista c’è un produttore, una major o il nulla cosmico! Fattore davvero incredibile.
Partecipare a Musica da Bere è stato una figata pazzesca! Ci siamo divertiti tantissimo e non vedevamo l’ora di salire su questo palco, perché abbiamo visto un sacco di artisti che ci piacciono passare da qui e ci tenevamo anche noi.
È stata una due giorni davvero intensa. Grandi emozioni, musicisti atomici, incredibile staff di Musica da Bere e Latteria Molloy che hanno reso questa 10ª edizione del premio davvero PAZZESCA!!! Onorato e grato di aver preso parte a tutto ciò in qualità di giurato insieme a dei colleghi incredibili!
Musica da Bere è stato sicuramente divertente. Io e i miei compagni non l’abbiamo presa decisamente come una competizione. Son molto contento di aver conosciuto Ginevra, i fortissimi Pau Amma e di aver riconfermato l’amicizia coi Tin Woodman. Mi son sentito a casa comunque e si respirava una bell’aria, anche grazie ad altri amici presenti ma non in gara, I Camillas.
MdB è fatto di gente vera e appassionata, con il reale intento di far crescere realtà giovani e indipendenti. Ho partecipato come giurato, ospite e semplice spettatore e ho sempre apprezzato che tutto fosse fatto per uno scopo nobile e non per un tornaconto economico, inoltre il livello tecnico e artistico della manifestazione si alza ogni anno.
Se state pensando alle vacanze di quest’anno mettete Musica da Bere nelle vostre mete! Esplosione di energia allo stato puro, mix di follia, passione, cura estrema con tanto di apparizioni di creature magiche e mitologiche. C’è il nuovo, c’è il tributo alla storia della musica, c’è confronto e ci sono molti brindisi. A Musica da Bere c’è tutto, provare per credere! Io ho già sviluppato una seria dipendenza.
Musica da Bere è stato più di un concorso. È stato un punto di arrivo e un trampolino di lancio. È stato un onore per noi riuscire ad essere fra i sei finalisti. Riuscire a far luccicare il nostro Robot fra così tanti artisti. Musica da Bere crede nelle idee, crede in chi vuol fare emergere il suo lato artistico e ha bisogno di uno spazio ampio. È un concorso che cresce ogni anno, come le band che ascoltano.
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